ECCO IL LIBRO CHE CON MUNARI ABBIAMO PROGETTATO TRENTA ANNI FA…
Le foto di allora, con i miei allievi di Arzergrande, mostrano nella sezione FARE UN LIBRO le fasi operative del laboratorio di costruzione del libro.
In seguito non ho più usato la parola costruzione per questa impresa, è stata ormai adottata da tutti la
dicitura fare un libro o libri fatti dai bambini con l’aggiunta a sorpresa per gli adulti.
Costruire libri infatti indica più l’aspetto tecnico dell’impresa che il gioco e la scoperta dei bambini. Fare
libri con i bambini consiste nel conoscere e usare la regola: “Partire da un solo foglio e porre in sequenza le tre azioni di piegare, rilegare, tagliare le pagine”. Il fare tecnico (l’applicazione della regola) produce l’oggetto libro che impone scelte e idee per contenere storie di segni, con macchie e disegni.
La seconda parte del libro contiene un campionario di trovate, giochi grafici e di colore o prime sequenze visive, come pure pagine animate tridimensionali o tagliate per comporre sempre in modo nuovo
l’immagine.
Chi sfoglia il libro diventa attivo e partecipe, riconosce che l’applicazione di una regola antica e sapiente
produce tutte queste varianti e che altre ancora se ne potranno inventare.
Il libro mostra poi un saggio grafico di bambini di 5-7 anni su come immaginano un libro come soggetto
del loro disegno.
I libri senza parole contengono una storia da seguire con gli occhi attenti di chi comincia a osservare
senza perdere nessun particolare. I libri prodotti contengono dunque, per chi li sfoglia o solo ne vede
una facciata o la copertina, nuovi stimoli per continuare a farne altri, sempre originali, in un’unica copia.
Intanto prepariamo una bella mostra di libri senza parole. Invitiamo i genitori e gli amici… sarà una festa
Libri
